Massa Lubrense è situata sulla punta estrema della Penisola Sorrentina, di fronte all'isola di Capri, e si affaccia sia sul golfo di Napoli che su quello di Salerno. Il territorio comunale è particolarmente ampio ed è composto da 18 frazioni, collegate tra loro anche da una rete senti eristica molto sviluppata (circa 100km), con possibilità di effettuare rilassanti passeggiate e interessanti escursioni lungo percorsi panoramici, lontani dal traffico.
Secondo la tesi più accreditata il toponimo deriverebbe dal longobardo "mansa" (luogo atto alla coltura), a cui fu aggiunto successivamente l'aggettivo "lubrensis" (da "delubrum", ossia "tempio pagano" sui cui resti sorse la Chiesa della Madonna della Lobra).
Il territorio fu abitato sin dal periodo preistorico ed è sede di uno dei siti più rinomati dell'antichità, il "promontorium Minervae", sede dell'omonimo tempio di cui restano poche tracce. Annesso al Ducato di Sorrento, nel corso del Cinquecento, sotto il Viceregno Spagnolo, si rese necessario realizzare numerose torri di avvistamento per difendere la popolazione dalle continue incursioni saracene. Con i Borboni il paese registrò un forte incremento delle attività agricole, commerciali e mercantili e, durante il decennio francese (1806-1815) assunse un ruolo strategico per la difesa del regno. Proprio da Massa Lubrense Gioacchino Murat, nel 1808, diresse le truppe per conquistare Capri, all'epoca occupata dagli inglesi.
Accanto ad un ricco patrimonio artistico, Massa Lubrense vanta uno dei paesaggi naturali più suggestivi ed affascinanti al mondo. Suggeriamo, quindi, tra i luoghi di interesse:
- la Cattedrale di Santa Maria delle Grazie, di origini cinquecentesche e rimaneggiata nel XVIII secolo; all'interno è conservato un pregevole pavimento maiolicato del Settecento di scuola napoletana e tele di Andrea da Salerno;
- la Chiesa di Santa Maria della Lobra, con soffitto a cassettoni e pavimento maiolicato del Settecento, un crocifisso ligneo del XVIII secolo ed una tavola raffigurante la Madonna risalente al Cinquecento;
- il Convento e la Chiesa di San Francesco. La chiesa fu realizzata dalla famiglia Liparulo nel 1582; all'interno sono custoditi un prezioso pavimento maiolicato del Settecento ed una statua lignea della Vergine del Quattrocento;
- la Chiesa dell'Annunziata, di origini trecentesche, dai pregevoli intarsi marmorei;
- la Chiesa di Santa Teresa, di origini seicentesche, con pregevoli stucchi e pavimento maiolicato del Settecento;
- il Conservatorio del Ss. Rosario, risalente ai primi anni del Settecento con pregevole pavimento maiolicato attribuito al Chiaiese;
- la Chiesa della Madonna della Misericordia, di origini cinquecentesche, con pavimento maiolicato, pregevoli stucchi ed una raffigurazione della Sacra Famiglia di Guido Reni;
- la Chiesa di Sant'Agata, con altare decorato in madreperla e lapislazzuli di scuola fiorentina del XVII secolo;
- Marina della Lobra, caratteristico e pittoresco borgo marinaro con le tipiche case costruite a ridosso della spiaggia e del piccolo porto;
- Marina del Cantone, la suggestiva spiaggia di Nerano;
- Marina di Puolo, in cui sono ancora visibili i resti di colonne dei templi di Ercole e Nettuno;
- lo scoglio di Vervece, situato a breve distanza dalla spiaggia di Marina della Lobra dove ogni anno viene deposta dai sub una corona di fiori alla statua bronzea della Madonna situata ad una quindicina di metri di profondità;
- la Riserva Marina di Punta Campanella, stupendo ed incontaminato lembo di terra tra i golfi di Napoli e Salerno, presidiata dalla Torre di Punta Campanella, costruita dagli Angioini per difendere la popolazione dalle incursioni saracene sui resti di una villa romana di epoca imperiale di proprietà della famiglia di Augusto;
- la Baia di Jeranto, Parco Marino Italiano protetto e curato dal FAI, luogo sacro agli antichi che qui ambientarono storie mitologiche.