Poppi è situata su un colle che domina la valle dell'Arno, nel Casentino. Secondo alcuni il toponimo deriverebbe da "Pupius", nome proprio di persona, mentre, secondo altri, da "poplo", ossia colle, rilievo.
I primi insediamenti risalirebbero al periodo romano mentre il primo documento scritto in cui è menzionato il castello di Poppi è del 1169.
Il borgo medievale è dominato dal castello dei Conti Guidi, prototipo di Palazzo Vecchio a Firenze. Costruito nel XIII sec., è caratterizzato da una facciata a bifore, al centro della quale si stacca un'alta torre, e circondato da mura di cinta con merli guelfi e da un ampio fossato. Al suo interno, la Biblioteca Rilliana, ricca di centinaia di manoscritti medievali e di incunaboli.
Altro elemento di assoluto rilievo è la cappella dei Conti con un ciclo di affreschi trecenteschi attribuiti a Taddeo Gaddi, allievo di Giotto.
La Propositura dei Santi Marco e Lorenzo, ricostruita nel Seicento, è situata sul lato sinistro di Piazza Amerighi. Ornano l'interno una tavola raffigurante la Deposizione del pittore locale, Francesco Morandini detto il Poppi e la Resurrezione di Lazzaro di Jacopo Ligozzi (XVI sec.).
Raro esempio di barocchetto toscano è l'Oratorio della Madonna del morbo, a pianta circolare con portico su tre lati.
Meritano una visita anche il Monastero di Camaldoli (XVI secolo), l'Abbazia di San Fedele (XII secolo), il Sacro Eremo di Camaldoli e la Chiesa della Santissima Annunziata col Monastero delle Camaldolesi.