Per la sua particolare posizione, per il panorama che la circonda e per la serie ininterrotta di ospiti illustri, La Rondinaia è una delle ville più belle ed originali, non sono della Costiera Amalfitana, ma d'Italia. Immersa in un parco di incalcolabile bellezza, incastrata nelle rocce - di qui il nome della villa che sembra, appunto, un nido di rondini - richiese vere e proprie arditezze da parte dei costruttori. In paese ancora si favoleggia di muratori legati a corde, costretti a lavorare come funamboli sospesi nel vuoto di uno strapiombo mozzafiato. L'edificazione risale al 1904, quando Sir Ernest William Beckett, Lord Grimthorpe, incaricò il ravellese Nicola Mansi della costruzione sia della Rondinaia che di Villa Cimbrone.
Appartenendo ad un unico proprietario, tra Villa Cimbrone e Villa La Rondinaia non vi era soluzione di continuità: tra gli anni Trenta e Quaranta tutti gli ospiti di Villa Cimbrone visitarono anche la contigua Rondinaia. Certamente negli anni Trenta ci vennero Virginia Wolf ed il marito Leonard; certamente negli anni Quaranta ci venne Vita Sackeville West. Nel 1938 fece da sfondo alla fuga d'amore del musicista Leopold Stokoswski e Greta Garbo.
Col passare del tempo Lucile, seconda figlia di Lord Grimthorpe, scorporò La Rondinaia da Villa Cimbrone e la sua casa cominciò a vivere di vita propria, indipendentemente dalla casa paterna. In entrambe si svolgevano colte discussioni, concerti, spettacoli di teatro e danza. Per tutti gli inglesi venuti a Ravello furono il punto di riferimento culturale, diventando una sorta di cenacolo intellettuale.
Alla Rondinaia sono passati scrittori ed artisti attratti dall'ospitalità dei proprietari, dalla sicura riservatezza e dall'incanto del posto. Negli anni Quaranta e Cinquanta visitarono La Rondinaia personaggi del cinema come Humprey Bogart, John Huston, Jennifer Jones, Peeter Lore, Gina Lollobrigida, Orson Wells, King Widor e Franco Zeffirelli; coreografi come Massine, pittori come Escher e Mirò, scrittori come Truman Capote, Rafael Alberti e Prezzolini, ladies come Jacqueline Kennedy.
Gore Vidal giunse per la prima volta a Ravello insieme a Tennessee Williams nel 1948; ritornò più volte nel paese fino al 1972 quando decise di acquistare La Rondinaia dove, per 33 anni consecutivi vi ha vissuto molti mesi all'anno, scrivendo gran parte dei suoi libri.
"Considero come un segno di buona fortuna - ha scritto - il fatto che ora vivo a Ravello per un periodo dell'anno. Certamente i giardini, l'ambiente, l'architettura di questa antica città hanno una magica influenza particolarmente sugli stranieri (quei Goti che alla fine Roma civilizzò!). La gente nativa di Ravello rimane meravigliata quando io le dico quanto questa città sia famosa per la storia del mondo, particolarmente nella letteratura, ed ancora in special modo nella letteratura moderna. Il più grande narratore inglese, D.H. Lawrence, fu qui. E vi stette anche uno dei maggiori scrittori francesi, André Gilde; e naturalmente Richard Wagner. Questi magnificamente rispecchiarono tutti, seppure in brevi tratti, nelle loro opere il verde intenso, il blu trasparente, il grigio delle pietre di tufo, la stupenda atmosfera; ed ognuno avvertì con diletto il fine equilibrio che qui la natura è talvolta capace di far continuare nel vecchio centro della terra, il Mediterraneo".
Nella sua bella Rondinaia, Gore Vidal ha scritto gran parte dei suoi capolavori ed ha ospitato nel corso degli anni personaggi come Tennessee Williams, Styron, Calvino, Arbasino, Bermstein, Zeffirelli, Menotti, Paul Newman, Jane Woodward, Susan Sarandon, Tim Robins, Peter O'Toole, Andy Warhol, Paul Morrisey, Nureyev, Mick e Bianca Jagger, Sting, Francesco Rosi, Dick Savett, l'avvocato Agnelli e Marella, la first lady Hillary Clinton.
Chi abita La Rondinaia ha la fortuna di vivere su uno dei belvedere più belli del mondo e di goderne l'incantevole vista da ogni finestra e terrazza. Una frase sintetizza meglio di ogni altra il rapporto tra Gore Vidal e questa antica villa "Io non vivo a Ravello, io vivo alla Rondinaia".
Fino al settembre 2005 solo pochi privilegiati hanno potuto accedere alla Rondinaia, rimasta severamente al riparo da sguardi indiscreti. Poi Gore Vidal, nell'impossibilità fisica di continuare a vivere in spazi così ampi e variegati, ha ceduto la proprietà della villa ad alcuni imprenditori alberghieri che, a partire dalla prossima estate le daranno una nuova destinazione, non meno prestigiosa ed esclusiva della precedente, riservandola ad uno scelto numero di ospiti capaci di apprezzare la compresenza di così rare memorie storiche unite alla natura esuberante del parco ed al rinnovato comfort delle camere, dei saloni, della piscina, della sala massaggi con bagno turco, delle terrazze aperte sull'incantevole mare della Costiera Amalfitana.
Per maggiori informazioni su Villa La Rondinaia, contattare info@larondinaia.com