Pitigliano è situato su un promontorio tufaceo, delimitato da valli verdissime percorse dai fiumi Lente e Meleta.
Il nome Etrusco non è conosciuto, forse trattasi di quella Statnes (o Staties) che in epoca romana divenne Prefettura e fu detta Statonia.
La denominazione Pitigliano sembra invece derivare dalla gens Petilia, importante famiglia romana che dette il proprio nome a diverse località. Secondo un’antica leggenda, la fondazione della città sarebbe dovuta a due romani: Petilio e Celiano; dalla fusione dei loro nomi sarebbe derivato Pitigliano.
Pitigliano è anche nota col nome di "piccola Gerusalemme" per la presenza di una numerosa comunità ebraica, ben integrata, che nel Cinquecento costruì qui la sua sinagoga, recentemente restaurata, all’interno della quale spiccano l’Aron (l’Arca Santa), il Tevà (il pulpito), il matroneo per le donne. Sotto la sinagoga si sviluppano vari ambienti scavati nel tufo - il bagno rituale, la macelleria e la cantina kasher, il forno degli azzimi - tutti recuperati negli ultimi anni, quando è stata realizzata la Mostra di cultura ebraica. Poco fuori, il cimitero ebraico custodisce monumenti funebri dell’Ottocento.
La Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, ampliata nel 1507 per volontà del conte Niccolò III Orsini, attualmente si presenta in forme barocche con tele di Pietro Aldi e Francesco Vanni.
Il tempietto paleocristiano è un oratorio rupestre paleocristiano, probabilmente ricavato da una tomba etrusca, caratterizzato da iscrizioni scolpite da una comunità di cristiani di origine gota nel 397 d.C.
Pitigliano è circondato da numerose vie cave, antiche strade Etrusche costituite da profondi percorsi ricavati dal taglio della roccia tufacea.
Tra gli altri monumenti menzioniamo la Chiesa di San Rocco, la Fortezza degli Orsini, il Parco Orsini e l’acquedotto mediceo.