Pittoresco e suggestive comune della provincia di Avellino, situato tra le valli dell'Ofanto e del Calore, Nusco è anche nota con l'appellativo di "balcone dell'Irpinia" per la vista spettacolare che si gode dalle sue colline. Sebbene il castrum risalga al VII-VIII secolo, il borgo è menzionato per la prima volta nel testamento del vescovo Amato del 1093. Nel corso del Medioevo trovarono riparo nel castello di Nusco sia Guglielmo, ultimo duca di Puglia, nel 1122 che Manfredi, futuro re di Sicilia, nel 1254. Nel 1799 il castello fu saccheggiato e dato alle fiamme dai sanfedisti del cardinale Ruffo. Dal XII secolo al 1806 (anno dell'abolizione della feudalità) Nusco appartenne a molte nobili famiglie napoletane, come i De Tivilla, i De Medania, i D'Aquino, i Gianvilla e gli Imperiale.
Tra i siti di maggior interesse menzioniamo:
- i resti del castello longobardo, risalente al IX secolo, e di strutto dai sanfedisti nel 1799;
- la splendida Cattedrale, dedicata a Sant'Amato, primo vescovo di Nusco, il cui nucleo originario risale all'XI secolo. L'interno è a tre navate con cappelle laterali, databile tra il XIII ed il XVI secolo; la cripta, invece, è in stile romanico con volte a crociera ed archi a sesto acuto ribassato. All'esterno si erge il campanile, alto 33 metri.
- la Chiesa di San Giuseppe, alla facciata tardo-barocca;
- la Chiesa della Santissima Trinità, con affreschi di epoca medievale;
- l'Abbazia di Fontigliano, fuori dal centro cittadino, risalente al XII secolo ma rimaneggiata nel 1950, con annesso Antiquarium, in cui sono conservate epigrafi di età augustea;
- il caratteristico centro storico con i suoi bei portali, i palazzi nobiliari, balconi in ferro battuto, androni ed edicole votive.