Sul toponimo si registrano diverse teorie: la più credibile fa derivare Barolo dalla parola celtica "bas reul" che vuol dire luogo basso. Comune in provincia di Cuneo, situato su un altopiano immerso nel verde, circondato e protetto da colli, Barolo è il paese del vino per antonomasia: vi si coltivano le viti, unitamente alla passione ed alla tradizione enologica, già dalle epoche più antiche. Il culto del vino, celebrato con tanta costanza, attira moltissimi turisti che qui hanno la possibilità di gustare anche molti ottimi e caratteristici prodotti gastronomici e di sfruttare numerose occasioni per immergersi nella natura e conoscere i luoghi e gli edifici storici. C'è un vasto reticolato di sentieri e di strade che segnano le colline circostanti ricoperte di vigneti. Invero l'attività turistica oggi fa registrare una voce oramai importante dell'economia locale.
Senza dubbio la zona fu frequentata sin dall'epoca preistorica. Fu conquistata e colonizzata dai Romani, ma il primo vero sito abitativo si fa risalire al Medioevo. Dopo la caduta dell'Impero romano il territorio, privo di protezione e lasciato a se stesso, fu conquistato e dominato dai Longobardi. Fece parte prima della Contea di Alba e poi del Marchesato di Torino. A metà del XIII secolo la famiglia Falletti rilevò i possedimenti di Barolo, oltre ad una cinquantina di feudi, e li detenne a lungo. Nella seconda metà del XV secolo il paese divenne territorio del Monferrato, nel XVII fu dominato dai Savoia e successivamente fu invaso dalle truppe francesi.
Da vedere:
La chiesa parrocchiale di San Donato nelle attuali forme risale al Settecento, fu costruita in sostituzione di un preesistente edificio. Si presenta con una struttura molto originale, con porticato antistante il portale d'ingresso, tre navate, cupola ottagonale ed un campaniletto in posizione retrostante.
Il castello dei Marchesi Falletti di Barolo della cui esistenza non si hanno notizie attendibili prima del X secolo. Dalla struttura possente, dotato di merli e bifore, fu edificato sicuramente per fini difensivi contro le scorrerie dei popoli invasori. I Falletti lo ristrutturarono e lo abitarono. Danneggiato nel corso del XVI secolo, fu rimaneggiato molte volte nel corso degli anni.
Il castello della Volta, situato in una posizione panoramica, fu fatto edificare nel XII secolo da Manfredo di Saluzzo. Il nome deriva da un episodio avvenuto nel XIV secolo: il crollo della volta del salone centrale, fatto letto dalla popolazione locale in chiave religiosa. Fu residenza della famiglia Falletti. Oggi appartiene ad un'azienda vinicola ed è piuttosto decadente.
Il Museo Etnografico ed Enologico del Barolo.
Il Museo del cavatappi.