Paese della provincia di Cuneo, situato nel territorio delle Langhe, in una vallata attraversata dal torrente Rea, circondata e protetta da rilievi morfologicamente eterogenei, l'abitato di Dogliani si suddivide in due centri storici: il Borgo, bagnato dal fiume, ed il Castello, situato più in alto, ancora caratterizzato dai tratti del ricetto medievale. Il nucleo più antico è circondato da borghi periferici, più recenti. La singolarissima struttura urbanistica è stata progettata dallo Schellino, architetto originario della zona, operante nella seconda metà dell'Ottocento. Il centro, dedito tradizionalmente all'agricoltura, produce una particolare qualità di Dolcetto.
Di origine preromana, come testimonia il recente ritrovamento di importanti reperti, la zona fu abitata dai Liguri e da popolazioni celtiche. Tra il I ed il II secolo d.C. fu colonizzata dai Romani, come rivela, tra l'altro, la presenza di una necropoli. Con la caduta dell'Impero romano il territorio fu preda dei saccheggi di Ungari e Saraceni. Durante il periodo medievale fu centro importante del distretto di Alba, feudo dei Saluzzo, ramo degli Aleramici, insieme con Belvedere Langhe e Bonvicino, e in seguito dei Marchesi di Busca. Nel XVI secolo fu occupato dai Francesi e dagli Spagnoli e nel XVII secolo passò ai Savoia, che lo cedettero ai Solaro. Solo nell'Ottocento assunse l'attuale fisionomia urbanistica, caratterizzata da guglie gotiche e torri.
Da vedere:
Il santuario della Madonna delle Grazie è un'imponente costruzione in stile gotico, la cui facciata è arricchita da una bifora, da guglie e due torri campanarie simmetriche. L'ingresso è preceduto da un porticato dotato di quattro colonne.
La chiesa dei Santi Quirico e Paolo, ricostruita nell'Ottocento sui resti della originaria parrocchiale del XII secolo, presenta una struttura possente con cupola centrale, pronao classico sormontato da timpano a precedere l'ingresso.
La chiesa dell'Immacolata Concezione e San Giuseppe in stile classico è preceduta da un pronao con quattro colonne e timpano.
La chiesa di San Lorenzo fu costruita nel Novecento sul luogo in cui sorgeva una precedente pieve tardo romanica a tre navate.
La chiesa del Santo Nome di Gesù, più nota come dei Battuti, fu eretta nel XVIII secolo.
La Torre dei Cessi, opera dello Schellino, si presenta a struttura circolare, interrotta da finestre di diversa forma, tra cui due serie di finestre ogivali, ed è sormontata da merlatura.
La torre dell'orologio, così detta per la presenza di un orologio, è a base quadrata e sormontata da merlatura.
Il cimitero monumentale, il cui ingresso è caratterizzato da guglie e pinnacoli in cotto di colore rosso, opera dello Schellino.
Porta Soprana del XV secolo.
Il Museo Storico Archeologico G.Gabetti.