Il toponimo deriva dal latino "tres" (tre), ad indicare le miglia a cui corrispondeva la posizione del centro abitato sull'antica via "Magistra Langarum" che collegava Alba alla Gallia.
Piccolo comune in provincia di Cuneo, a poca distanza da Alba, nella Bassa Langa, è situato in cima ad una collina che degrada morbidamente, scandita dagli straordinari giochi cromatici e di forme creati dalle vigne che la ricoprono interamente. Il centro, dalla sua particolare posizione, domina la vallata tra i torrenti Tinella e Seno d'Elvio. Oltre all'abitato principale, qua e là piccoli grumi di case e cascine isolate. Numerosi gli itinerari da seguire per vivere più intensamente la straordinaria bellezza di questa terra e la magia di angoli particolarmente suggestivi. Il centro offre tradizione gastronomica e vini pregiati, come il Barbaresco, il Barbera d'Alba, il Dolcetto ed il Moscato d'Asti, ma anche una particolare qualità di nocciole ed il tartufo bianco.
Il ritrovamento di reperti di epoca preistorica testimoniano la presenza umana in questi luoghi sin dall'età neolitica. I Romani raggiunsero la zona e la colonizzarono, come testimoniano lo stesso toponimo.
Il comune divenne autonomo solo nel 1957, anno in cui si separò da Barbaresco di cui aveva fatto parte e di cui aveva condiviso le vicende nel corso dei secoli.
Da vedere:
La chiesa parrocchiale dell'Assunta, costruita nel 1755 in stile barocco, è situata nella piazza principale. Conserva al suo interno un pregevole gruppo marmoreo raffigurante la Vergine Assunta e ad abbellire gli altari minori due quadri: uno rappresenta San Luigi Gonzaga e Santa Caterina realizzato dal Gagliardi nel 1703, l'altro raffigurante la Vergine del Rosario con i Santi Bovo ed Isidoro, realizzato dall'Operti nel 1766. Il campanile fu completato solo nel 1767. Alla fine del XIX secolo le pareti furono arricchite da affreschi dei fratelli Toscano.
Le Rocche dei sette fratelli, profonde aperture sui fianchi delle colline, risultato dell'erosione compiuta nel corso dei secoli dalle acque. I canyon che si sono venuti a creare formano un grande anfiteatro naturale. Il luogo è così denominato perchè secondo una leggenda vi sprofondarono sette fratelli puniti per i loro vizi.