Il toponimo deriva dal latino "Buxolascum" (località ricca di bossi). E' un comune in provincia di Cuneo, situato su un'amena altura tra le valli dei fiumi Belbo e Tanaro. Il centro abitato con le sue case in pietra colorate dai roseti si staglia nel verde. Non molto lontano, le Alpi Marittime e Cozie con il Monviso creano una sorta di barriera naturale al paese, detto anche "delle rose" per la presenza di una strada colorata da circa 10.000 piante di rose, che ha attirato pittori ed intellettuali grazie alle sue suggestioni e alla bellezza dei luoghi. L'Alta Langa offre mille occasioni di escursioni: si possono seguire i "percorsi della storia", sentieri usati nei secoli per il traffico di merci e persone, Bossolasco è situato vicino alla Liguria ed è via di passaggio.
Di antiche origini, sembra che il primitivo abitato risalisse al II secolo a.C. Fu sicuramente interessato dalla dominazione romana: nel 173 a.C. il console romano Mario Pompilio attaccò gli abitanti della zona. Alla caduta dell'Impero Romano seguì l'invasione barbarica. Citato per la prima volta in un documento ufficiale solo nell'anno 1077, fu teatro delle lotte tra i Marchesi del Monferrato e quelli del Carretto; fu poi conquistato dai Francesi di Napoleone, passò al Regno di Sardegna prima e d'Italia poi. Dagli anni '70 è anche una apprezzata stazione sciistica.
Da vedere:
La parrocchiale dedicata a San Giovanni Battista edificata nel 1927 in stile neogotico su una chiesa precedente risalente al XV secolo. Presenta tre navate, facciata in pietra ed un porticato con pilastri. Il campanile con cuspide e pinnacoli fa parte dell'edificio originario.
Il santuario della Madonna di Mellea, in stile tardo barocco, risalente al XVIII secolo, è frutto di interventi costruttivi avvenuti in periodi successivi. Presenta una sola navata, una facciata insolita, intonacata con timpano sorretto da due alte colonne e pronao. Nell'abside semicircolare è alloggiata una statua in marmo della Vergine del XIX secolo.
Il castello dei Balestrino, un palazzo in pietra di origini seicentesche caratterizzato da un ampio atrio e da grandi sale, fu fatto costruire con materiali ricavati dal castello dei Del Carretto, un edificio di origini trecentesche andato in rovina nel XVII secolo. Divenuto di proprietà dei Cabutti nel XVIII secolo, il castello dei Balestrino fu adibito a sede di uffici pubblici.