Il toponimo deriva da una leggenda secondo la quale il luogo era abitato da alcuni branchi di lupi. Piccolo comune in provincia di Cuneo, nelle Langhe, è situato sulla dorsale di una collina, ad un'altezza tale che, quando il tempo lo consente, da quella posizione privilegiata è possibile distinguere nettamente parte dell'arco alpino e le splendide colline coltivate a vigne, dalle quali si ricava l'apprezzato Barolo, il Barbera, il Dolcetto ed il Barbaresco. Il centro è dedito prevalentemente all'agricoltura ed al turismo, in questo aiutato dallo splendido scenario naturale, dal clima particolarmente mite e dalla possibilità di praticare trekking o mountain bike a stretto contatto con la natura. I percorsi da scegliere sono molti e tutti attraversano boschi, noccioleti e vigne, raggiungono i tanti castelli che si incontrano nelle Langhe.
Il ritrovamento nei pressi della Conca della Caudana di frammenti di anfora, vasetti ed altri interessanti reperti ci inducono a ritenere che la zona fosse sede di insediamenti umani sin dal primo secolo d.C.. Fondato nel XIII secolo presumibilmente, la leggenda vuole che vi si rifugiarono gli abitanti di Uriolo, situato tra Guarene e Piobesi d'Alba. Montelupo subì il dominio di diverse famiglie nobiliari, tra cui i Gonzaga ed i Mombaruzzo. Nella zona più elevata sorgeva un tempo il castello dei Conti Rangone, antica e potente famiglia piemontese.
Da vedere:
La parrocchiale dell'Assunta, risalente al 1764, fu realizzata su progetto dell'architetto Rangone, originario proprio di Montelupo. L'edificio è in barocco piemonte, a croce latina con pregevoli affreschi. La facciata è suddivisa in due parti, la superiore, molto più stretta rispetto alla inferiore, è sormontata da un timpano.
La chiesa dei Battuti in stile romanico risale al 1100-1200, presenta un bel campanile in pietra.
La cappella dell'Oriolo, circondata dagli alberi, si presenta in stile classico. Di antiche origini, ai primi del XVIII secolo fu ricostruita per essere rimaneggiata molte volte nel corso degli anni.