Il toponimo si ritiene provenga dall'antroponimo germanico "Alfo" o "Affa". E' un comune in provincia di Verona, posto alle pendici del Monte Moscal, lungo il corso del torrente Tasso, a poca distanza dal Lago di Garda e dal confine col Trentino Alto Adige, tra la Valpolicella e la Val Lagarina. Il nucleo più antico dell'abitato si caratterizza per la presenza di case costruite utilizzando i seregni, ciottoli privi di spigolature grazie all'azione erosiva dei ghiacciai. Il centro, originariamente dedito in prevalenza all'agricoltura, pur conservando una sentita tradizione enologica, ha sviluppato recentemente anche il settore commerciale.
Le vicende storiche di questa zona non divergono molto da quelle vissute dal Veneto ed, in particolare, dal veronese. Il centro risulta citato per la prima volta in testi risalenti al IX secolo, epoca in cui, a causa delle invasioni degli Ungari, la popolazione locale fu costretta a munirsi di strutture difensive. Nel periodo compreso tra l'XI ed il XII secolo fu sotto il controllo dell'abbazia veronese di San Zeno e già nella seconda metà del XIII secolo Affi fu dotato di un proprio statuto.
Da vedere:
La chiesa di San Pietro in Vincoli edificata nel Settecento, su progetto del Perini, sul sito occupato da una più antica struttura. Presenta una facciata caratterizzata da begli effetti cromatici, dotata di quattro semicolonne con basi rettangolari e capitelli, nicchie con arco e lesene rettangolari, un arco centrale che ingloba centralmente una finestra ed il portale con piccolo timpano.
La chiesa di San Bartolomeo a Caorsa del XIII secolo con affreschi del XIV-XVI secolo.
La chiesa di Sant'Andrea del XII secolo.
Villa Poggi di epoca seicentesca conserva all'interno di un salone begli affreschi.
Villa Fracastoro del Cinquecento, una cui ala fu edificata in epoca più tarda.
Il castello Incaffi dell'XI secolo.
Il centro storico.
Villa da Persico.