Situata a 20 km da Verona ed attraversata dal fiume Tione, Villafranca di Verona è uno dei centri più popolosi della provincia. Fu fondata ufficialmente il 9 marzo del 1185 come baluardo difensivo contro le scorrerie dei mantovani, acerrimi nemici dei veronesi.
Tuttavia, l'area fu abitata sin dall'età del bronzo, come testimonia il ritrovamento di una tomba con corredo funerario, e con l'avvento dei Romani la zona, con molta probabilità, divenne un accampamento; di tale periodo è la monumentale iscrizione del I sec. d.C. dedicata a Tiberio, nei pressi della via Postumia che attraversava il territorio.
Luogo di transiti, Villafranca si caratterizzò nell'economia del commercio nel corso dei secoli. Nel 1578, la Repubblica Veneta le riconobbe il diritto di tenere un mercato settimanale che favorì il suo sviluppo e contribuì a darle un ruolo di capoluogo del sud ovest veronese. Dopo una breve parentesi napoleonica, Villafranca passò, con il trattato di Campoformio, sotto il dominio dell'Austria.
Interessanti dal punto di vista artistico ed architettonico sono il Castello Scaligero, simbolo di Villafranca, realizzato nel 1199 con all'interno la piccola chiesa del Crocifisso, l'Oratorio di San Rocco, realizzata nel XV secolo come ex voto per la superata pestilenza del 1478-1480, la Chiesa della Disciplina (o della Visitazione), dalla imponente e slanciata facciata barocca, il Duomo dei Santissimi Pietro e Paolo, copia settecentesca della Chiesa del Redentore di Venezia, il Palazzo Gandini-Bugna-Bottagisio, luogo in cui fu stipulato l'armistizio del 1859 tra Napoleone III e Francesco Giuseppe, la Chiesa di San Francesco dei Padri Cappuccini, con una ricca biblioteca di stampe sei-settecentesche, e l'Oratorio di san Giovanni della Paglia, realizzato nel XV secolo su un sito dove doveva essere situato in passato un altro edificio di culto che, con molta probabilità, è lo stesso menzionato da Shakespeare in "Romeo e Giulietta".