Comune in provincia di Verona, collocato in una incantevole valle tracciata dai filari ordinati di vite e circondata da monti, come un immenso anfiteatro naturale, Sant'Ambrogio di Valpolicella è noto per l'estrazione del marmo e la produzione di vini quali il Valpolicella, il Recioto, l'Amarone. Offre, oltre agli ottimi prodotti enogastronomici, percorsi naturalistici ed ecologici di grande interesse.
La zona fu abitata sin dai tempi più antichi: recentemente, infatti, sono state rinvenute tracce risalenti all'Età del Bronzo. Vi si stabilirono gli Arusnati e, all'epoca della colonizzazione da parte dei Romani, si venne a creare un "castrum" controllante una vasta area. Con la perdita di coesione ed il dissolversi dell'Impero romano fu più semplice per le popolazioni barbariche raggiungere il Veneto e fare razzie. A Sant'Ambrogio si stabilirono, tra gli altri, i Longobardi e la frazione di San Giorgio divenne corte regia. L'epoca comunale vide il territorio sottoposto contemporaneamente a due poteri: la giurisdizione fu suddivisa tra vescovi e conti. In questo periodo si ebbe un notevole sviluppo sia demografico che economico e ci fu lo spostamento della popolazione delle alture verso la pianura ed il centro di Sant'Ambrogio. La storia seguente fu caratterizzata dalle stesse vicende che videro protagonista l'intera regione.
Da vedere:
La pieve di San Giorgio fu edificata nel VII-VIII secolo nel luogo in cui sorgeva in precedenza un tempio pagano. Ristrutturata in maniera radicale nell'XI secolo, è un edificio in stile romanico completamente realizzato in pietra. Il portale è inserito in una cornice ogivale ed interrompe un'abside, La chiesa, suddivisa in tre navate con quella centrale molto più ampia delle laterali, è dotata di tre absidi sul lato orientale e di soffitto a travature di legno. Il campanile è di epoca più recente, forse ha preso il posto di una torre più antica, nella cella campanaria ha belle trifore. Possiede uno splendido chiostro datato XII secolo, pregevoli affreschi, un fonte battesimale del XII secolo ed un'edicola di epoca longobarda.
La chiesa di Santa Maria Maddalena nella frazione di Ponton del Quattrocento.
La chiesa di San Zeno in Poia del Duecento.
Villa Nichesola a Ponton di epoca cinquecentesca.
Villa Rovereti a Domegliara ,risalente al Settecento.
Villa Brenzoni dell'Ottocento.
Villa Serego-Alighieri a Gargagnano, di epoca cinquecentesca.
Il Museo della Pieve.