Il toponimo deriva, per la prima parte, dal termine latino "nux" (noce), mentre la seconda, aggiunta in un secondo momento, si riferisce al castello dei Nogarola costruito nella prima metà del XIII secolo. Comune in provincia di Verona, posto al confine con la Lombardia, è noto per la produzione di una particolare varietà di riso, il Nano Vialone.
Dalle tracce rinvenute si deduce che l'area, su cui sorge il paese, fu scelta come sede di insediamenti umani sin dalla Preistoria. Intorno all'anno Mille si stabilirono in questi luoghi i Nogarola, provenienti dalla Francia, e da quel momento la storia della famiglia fu legata indissolubilmente a quella di Nogarole e di Verona. Il territorio appartenne ai Della Scala, che si erano imparentati con i Nogarola, e fu coinvolto direttamente negli scontri tra Scaligeri e Gonzaga. Nei primissimi anni del XV secolo divenne possedimento della Repubblica di Venezia e sede del vicariato. Nel XVI secolo visse gli scontri della Lega di Cambray ed in quello successivo una grave epidemia di peste che decimò la popolazione e determinò un periodo di profonda crisi economica. Alla fine del XVII secolo, grazie ad una radicale bonifica dei terreni, si vennero a creare migliori condizioni igienico-sanitarie ed un ambiente ideale per lo sviluppo di coltivazioni ed allevamento.
Da vedere:
La chiesa di San Martino di Bagnolo, della prima metà del Cinquecento, è caratterizzata da due semicolle con capitelli; il portale, preceduto da alcuni gradini e sormontato da una mezzaluna, è affiancato da due finestre ogivali, alte e strette, una finestra circolare si trova più in alto, in posizione centrale. Il campanile si trova sul retro, ha base quadrata e coppie di finestre ogivali nella cella campanaria, sulla sommità una cuspide conica e quattro pinnacoli. Possiede un trittico realizzato dalla scuola del Mantegna ed un altare marmoreo in stile barocco.
La chiesa di San Lorenzo, risalente alla prima metà del XIV secolo, presenta facciata classicheggiante con quattro semicolonne dotate di capitelli e vistose basi, il portale è sormontato da una mezzaluna e, poco più sopra, si trova una nicchia con statua. Tra le colonne ed il sovrastante timpano si legge la dedica al santo. Conserva al suo interno due interessanti pale: una del Falcieri, l'altra dei Brusasorzi.
La chiesa di Santa Maria Assunta di Pradelle.
La Rocca, di epoca trecentesca, fu fatta edificare dai Nogarola ed appartenne a diversi proprietari che si successero nel corso della sua lunga storia. L'edificio contiene una piccola chiesa consacrata a San Carlo Borromeo.