La prima parte del toponimo si ritiene provenga dal termine longobardo "gahagi" (bosco). Comune in provincia di Verona, posto ai confini con la Lombardia, il territorio di Gazzo Veronese è attraversato dai fiumi Tione e Tartaro e comprende l'Oasi del Busatello.
I resti delle necropoli rinvenute provano che l'area di Gazzo fu abitata dall'uomo, senza soluzione di continuità, sin dalla Preistoria. Anche altre tracce importanti sono giunte fino a noi, in particolare quelle che testimoniano la presenza romana. La particolare posizione occupata, lungo un'arteria viaria fondamentale per gli scambi commerciali da e verso Verona, la Via Claudia Augusta, fece sviluppare in questi luoghi dei siti strategici. La dissoluzione dell'Impero romano determinò l'arrivo delle popolazioni barbariche, il conseguente spopolamento della zona e l'abbandono delle terre che in breve tempo si trasformarono in un gigantesco acquitrino fino all'intervento dei Benedettini che, nell'VIII secolo, riportarono le campagne alla fertilità. Gazzo divenne feudo degli Scaligeri agli inizi del XIV secolo. Il comune si ampliò grazie alla fusione con il vicino Correzzo nel 1929.
Da vedere:
La chiesa di Santa Maria Maggiore, le cui prime notizie risalgono al IX secolo, fu distrutta da un sisma. La ammiriamo così come fu ricostruita: in stile romanico con bifora centrale, campanile più tardo situato in posizione retrostante e a base quadrata, la cui cella campanaria è interrotta da un'unica finestra ogivale per lato. All'interno della chiesa sono visibili mosaici ed altri elementi del primitivo edificio.
Il Ceson di San Pietro in Valle, a dispetto del nome, è una piccola chiesa edificata in fasi diverse, molto probabilmente a partire dall'anno Mille. Presenta pianta a croce latina ed è ricca di marmi. Il campanile si suppone che originariamente fosse una torre di avvistamento o un faro.
La chiesa di San Prosdocimo del Quattrocento.
La chiesa dei Santi Filippo e Giacomo di Roncanova del Cinquecento.
Villa Montanari nella frazione di Pradelle risale al Quattrocento.
La torre romana del IV secolo.
Il castello del XIII secolo.
Il Museo civico archeologico.