Il toponimo si ritiene derivi da "suaves", nome latino di una tribù di origine sveva. Comune in provincia di Verona, collocato tra i Monti Lessini e la pianura, l'abitato di Soave si distingue in due zone: il colle con il castello ed il nucleo, disteso nella verdeggiante pianura veneta. Il borgo antico, di estrema suggestione, è circondato da torri quadrate e mura merlate che si aprono in porte di accesso, tra cui Porta Verona e Porta Aquila, a sud e a nord della cinta muraria, che rappresentano i due estremi della strada principale. Soave è noto per la produzione dell'omonimo vino.
"Pagus" romano insediato nei pressi della Via Postumia, fu conquistato dai Longobardi. La prima citazione storica del castello risale ad un documento del X secolo; appartenuto a nobili famiglie veronesi, passò ai Della Scala, sotto la cui dominazione furono apportate modifiche strutturali tali da rendere il paese un coacervo armonico di edifici difensivi e residenziali. In questo periodo divenne sede di Capitaniato con ampia giurisdizione. Conteso tra i Visconti ed i Carraresi, nel XV secolo divenne territorio della Serenissima. Fu coinvolto direttamente nella guerra della Lega di Cambrai, subendo diversi danni. Seguì la conquista napoleonica, la dominazione austriaca e l'assorbimento nel Regno d'Italia.
Da vedere:
Il duomo di San Lorenzo fu costruito nel 1758 sul luogo in cui si ergeva una preesistente chiesa di epoca trecentesca. Ha un'unica navata e facciata rinascimentale, all'interno altari barocchi, una pala cinquecentesca del Morone, un'opera coeva realizzata dal Farinati, statue ed altri pregevoli dipinti.
La chiesa di Santa Maria di Monte Santo dei Padri Domenicali, edificata nel Quattrocento, ha una facciata lineare e tetto a capanna. Il campanile a base quadrata presenta guglie e cuspide.
La chiesa di Sant'Antonio Abate nella frazione di Costeggiola di epoca cinquecentesca. Dal XVII alla prima metà del XX secolo l'edificio ha subito diverse modifiche.
Il santuario di Santa Maria della Bassanella dell'XI secolo conserva affreschi trecenteschi.
La chiesa di San Giorgio risalente al XIII secolo di estrema semplicità.
Il santuario di Santa Maria della Bassanella.
La chiesa di San Vincenzo Ferrer a Fittà.
La chiesa di San Rocco del XV secolo.
Il castello scaligero, forse costruito sui resti di un'antica fortezza di epoca romana, risulta documentato sin dall'anno 934, nella seconda metà del XIV secolo furono aggiunte le mura di cinta ancora oggi visibili. La struttura appartenne ai Visconti ed ai Carraresi, poi fu ceduto ai Gritti.
Le mura scaligere costruite nella seconda metà del Quattrocento.
Il Palazzo di Giustizia, risalente al Trecento, è caratterizzato da loggia e finestre ogivali.
Il Palazzo Scaligero del Trecento oggi ospita il Comune.
Palazzo Cavalli del XV secolo con porticato.
Palazzo Moscardo del Seicento.