Il toponimo si ritiene derivi dal latino e vuol dire "terra disboscata". Roncà è un comune in provincia di Verona, posto nella Val d'Alpone, ai confini con il territorio di Vicenza, su un'area dalle caratteristiche morfologiche molto varie che va dalla pianura alla zona collinare, fino alla dorsale che segna la linea di confine tra la Val d'Agno e la citata Val d'Alpone. Tale varietà di paesaggi e la possibilità di percorrere sentieri alla volta delle area ricche di fossili rendono il comune meta di turisti amanti della natura. Apprezzati i vini che ivi sono prodotti: il Soave ed il Durello.
Il rinvenimento di reperti di epoca preistorica testimonia la stabile presenza umana sul territorio; decisiva fu poi la colonizzazione dell'area da parte dei Romani che apportarono importanti innovazioni e sviluppo. Altro periodo importante per Roncà fu quello medievale in cui tra i signori feudali, che governarono nel veronese, si distinse Alberto Della Scala. Determinante per la tranquillità che si riuscì a vivere, per l'incremento demografico e la ricchezza che si produsse fu il dominio della Repubblica di Venezia. I Veneziani riuscirono a sfruttare le terre in maniera più equilibrata e proficua, diedero impulso alla bonifica delle zone acquitrinose, alla creazione di canali per regimare le acque. Il governo della Serenissima, che ebbe inizio nei primissimi anni del XV secolo, terminò con la conquista del territorio veneto da parte delle truppe francesi guidate da Napoleone Bonaparte. Il paese visse anche periodi sgradevoli, come epidemie e carestie, che ne decimarono la popolazione. La storia seguente fu condivisa dalla provincia veronese e dall'intera regione.
Da vedere:
La chiesa di Santa Margherita, risalente al Trecento, presenta un aspetto estremamente semplice:il portale, dalla forma rettangolare, è sormontato da una nicchia ogivale e da una finestrella circolare, tra i due elementi si trova una piccola tettoia. Alle estremità, poste su due semicolonne, si distinguono altrettante statue. Il tetto è a capanna con al centro una piccola croce, in posizione retrostante è la torre campanaria.
La chiesa parrocchiale, edificata in epoca ottocentesca, è un edificio di grande eleganza. La delicatezza dei colori, che caratterizzano la facciata, la rendono davvero splendida con le sue lesene e semicolonne dotate di capitello. Si articola su due livelli, quello inferiore, più ampio rispetto al superiore, si raccorda a quest'ultimo grazie ad originali archetti. Il portale è ricco e sormontato da una mezzaluna, in alto si trova una serie di aperture alte e strette ed un grande timpano ad arco sormontato da una croce.
Il Museo dei Fossili custodisce interessanti reperti raccolti nella zona.
Corte Cavaggioni.
Villa Meneguzzi.
Villa La Pastoria.
Villa Pompei.